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I Salti del Diavolo: la falesia e la sua storia leggendaria

I Salti del Diavolo: la leggenda e la falesia

Spesso, quando mi capita di nominare "I Salti del Diavolo" ad una persona che viene da altre regioni, la domanda che nasce spontanea (subito dopo a "che cosa sono?") è "Perché si chiamano così?"

L'origine del nome "I Salti del Diavolo", secondo le varie fonti che ho avuto la possibilità di visionare, risalirebbe a epoca medievale. Si narra che un eremita, ritiratosi in preghiera a Cassio presso la Chiastra di San Benedetto all'interno di una piccola grotta ancora visibile, venne tentato dal Diavolo.

Questi, cercando di distogliere l'eremita dai suoi intenti spirituali, gli offrì acqua, cibo ed una fanciulla. Per tutta risposta l'eremita, stoico nella fede e nella preghiera, scacciò Lucifero mostrandogli un crocifisso e lo costrinse alla fuga. Fu durante la sua fuga rabbiosa e scomposta che il Diavolo fece affiorare la dorsale di spuntoni rocciosi che vediamo ancora oggi.

Naturalmente, come accade quasi sempre con le leggende che vengono tramandate oralmente, ne esistono diverse versioni spesso frutto della fantasia di chi racconta.

Una volta un vecchio di Cassio mi raccontò una versione leggermente differente della sopracitata leggenda. Questa, infatti, sostituisce all'eremita la Madonna stessa che cercò rifugio sopra la punta del dente più alto delle Chiastre per sfuggire al Diavolo. Questi, nel tentativo di raggiungerla, ne tentò la scalata utilizzando i suoi artigli bestiali e imprimendo i profondi graffi ben visibili ancora oggi.

La falesia e l'arrampicata

Dal punto di vista geologico i "Salti del Diavolo" sono una formazione rocciosa sedimentaria formatasi in età cretacica che, tagliando ortogonalmente la Val Baganza, collega Cassio a Chiastre di Ravarano. Questo imponente affioramento rappresenta la parte più spettacolare di una dorsale che si sviluppa dal Monferrato all'appennino modenese attraversando, per l'appunto, il torrente Baganza. 

Questa maestosa formazione ha attirato, fin dagli anni ottanta, l'attenzione degli scalatori della zona che, esplorandone le pareti, hanno identificato le "Chiastre di San Benedetto" come la falesia che maggiormente si prestava alla tracciatura e chiodatura di alcuni itinerari per l'arrampicata sportiva.

Nonostante il grandissimo sviluppo di questo spettacolare affioramento roccioso, infatti, la particolarità della roccia ne ha reso sfruttabile solo una piccolissima porzione. Essa, essendo un agglomerato roccioso, è tremendamente soggetta all'erosione e soprattutto l'esposizione solare la rende friabile ed inadatta a sollecitazioni meccaniche e chiodatura. Soltanto la parete nord delle "Chiastre di San Benedetto" è stata pertanto attrezzata a spit creando una falesia per arrampicata sportiva che si sviluppa su due livelli: una parte bassa e circondata dalla vegetazione del bosco circostante e una parte più alta con tiri più lunghi e panoramici, che si sviluppano fino alla sommità dei pilastri immediatamente visibili anche dalla strada.

A testimonianza della fragilità della roccia de "i Salti" basti ricordare il crollo della parte destra del pilastro principale avvenuto (a quanto ricordo) nel 2012.

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Nell'immagine qui sopra è possibile vedere come apparissero i Salti prima del crollo, con la grande porzione di roccia "appoggiata" sul lato destro del pilastro principale completamente separata da un'enorme fessura.

 

Salti del Diavolo - Chiastra di S. Benedetto - agg. 2022

Fonte "ARRAMPICAPARMA - Climbing, Bouldering & Moutaineering"

Copyright: Pareti e Montagne Edizioni

Seconda edizione: Maggio 2011

Testo, foto, elaborazioni: Alberto Rampini e Silvia Mazzani

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1 SPIGOLO SUD EST 5a, 20 mt. Itinerario storico con roccia piuttosto friable, recentemente riattrezzato. Percorre il primo tratto dello Spigolo Sud-Est del torrione principale (il torrione sulla sinistra osservando la struttura da Nord Est). N.B.: l'itinerario non esiste più dopo il crollo completo dello spigolo - al suo posto sono nate due nuove bellissime vie di placca che arrivano fino alla sommità del pilastro principale. Vedi NUOVO SETTORE SUD EST per aggiornamento.

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Parete nord est - settore alto

2 SOGNI DI GLORIA 6c+, 28 mt. La via attacca uno strapiombo giallo friabile (freccia arancione), traversa a sin. sul bordo di un tetto e, sempre in obliquo a sin., supera una serie di strapiombi alternati a tratti verticali, sostando in catena al centro di una cupola strapiombante.

3 SS62 6a+, 18 mt. Attacca subito a destra di "Sogni di gloria" con passo di boulder in strapiombo proseguendo su placca fino alla catena.

4 RAIN MAN** 5c, 18 mt. Placca a buchi fin sotto lo strapiombo e uscita sulla sinistra nel diedro a sin. della placca. Bella. Catena nel diedro.

5 IRON MAN** 6b, 25 mt. Placca a buchi in comune con la precedente fin sotto lo strapiombo, strapiombetto a buchi e placca su piccole "reglettes" oblique. Bella.

6 PLACCA BATTERICA** 6c, 25 mt. Bella via di continuità su piccole liste scavate. Roccia buona. Segue i primi 4 fix di "Big Jim", poi obliqua a sin. superando uno strapiombo a buchi che dà accesso ad una placca compatta con piccole "reglettes" in parte scavate.

7 BIG JIM** 6a, 70 mt. L'unico itinerario che consente l'accesso alla sommità della Chiastra. Interamente richiodato a fix (il primo tiro da Giovanni Olivieri nell'estate 2009, il secondo e terzo da Alberto Rampini nel 2010). Tre lunghezze: L1 6a, 25 mt., 10 fix. Bella placca a buchi su buona roccia, S1 alla forcella di cresta in comune con "Placca batterica". - L2 6a, 12 mt., 5 fix. Fessura-diedro delicata, a sinistra della sosta - L3 4a, 20 mt., 9 fix. Aerea e panoramica cresta su roccia delicata. Pur richiedendo particolare attenzione nella parte finale, la via risulta interessante, consentendo l'accesso alla sommità del Torrione Principale, con percorso panoramico e vario. Discesa: due doppie sul versante Nord Est. La prima (25 mt.) è in obliquo a destra, verso un albero con catena e fix sulla parete; la seconda, verticale (25 mt.), deposita alla base all'estremità destra della grande ogiva strapiombante.

8 SPIGOLO DEL TORRIONE CENTRALE 4a, 10 mt. Non richiodata. Dalla S1 dell'itinerario 7, situata nei pressi di una forcella di cresta, con breve tiro sulla destra è possibile raggiungere la sommità della torre centrale.

9 PRESTO CH'E' TARDI Mancano i fix alla base

10 BABY** 5b, 20 mt. Interessante su buona roccia. La via originale sale sul bordo sin. di una nicchia con tettino (saltare il primo fix, variante d'attacco con passo di boulder), aggirando sulla sin. il tettino, poi segue una placca lavorata a buchi su buona roccia.

10A KISS ME BABY** 6a+. Breve variante alla precedente, sale sulla dx. dell'attacco originale (3 fix), supera il tettino iniziale e prosegue per la placca lavorata dell'itinerario precedente.

11 4WD 6a, 20 mt. Attacco al centro della nicchia con tettino, poi placca a buchi su buona roccia. Fra le più belle della struttura.

Parete nord est - settore basso

E' un piccolo settore situato sotto la parte destra della parete principale.

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ATTIMI DI ORDINARIA FOLLIA. Primi salitori Giovanni Olivieri e soci agosto 2008 - Liberata a vista da Luca Bazzani nell'agosto 2009. Placca leggermente strapiombante di continuità su piccole concrezioni e buchi.

I CATENA 7a 17 mt.

II CATENA 7b+ 23 mt.

Sulla sinistra della struttura si trova un tiro su parete a buchi friabile e poi su placca liscia. Non richiodata.

Nuovo settore sud est - placconata torrione principale

Nel 2021, ad opera di Luca Bazzani (co-fondatore della palestra Stone Temple di Parma) e Thomas Imperatori, sono stati chiodati due nuovi itinerari sulla grande placca formatasi dopo il completo crollo della enorme lastra di roccia che costituiva lo spigolo sud est del torrione principale. Dopo un ottimo lavoro di pulizia e chiodatura e complice la roccia ancora "fresca", nonostante l'esposizione poco favorevole, è ora possibile godere di ben due nuovi itinerari davvero divertenti e suggestivi. Entrambi gli itinerari sono su roccia di tipo conglomerato che al primo approccio può risultare un po' strana. Una volta presa confidenza e fiducia sull'aderenza dei piedi l'arrampicata risulta estremamente godibile e, data la chiodatura mai distanziata e ben eseguita, mai pericolosa.

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12 PLACCA IMPERATORI-BAZZANI 6c, 30 mt. 19 fix. Bella placca appoggiata con passi di aderenza nella parte centrale. Buon riposo prima della catena.

13 LES TROUS DU DIABLE 6b+, 30 mt. 17 fix. Bella placca appoggiata con passo su grande rovescio.

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